Il Decreto del Fare per la sicurezza sul lavoro

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decreto del fare sicurezza lavoroIl Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro ha subito nel tempo molte integrazioni e modifiche con lo scopo di avvicinare sempre di più la legge alle reali esigenze della quotidianità del lavoro e di adeguare la normativa al progresso tecnologico.
Come spesso accade anche la normativa sulla sicurezza sul lavoro ha bisogno di essere aggiornata per una maggiore facilità di utilizzo e adempimento, ed è proprio alla semplificazione che puntava il decreto legislativo 69/2013, che il 9/08/2013 è stato convertito il legge.

Quello che è diventato famoso con il nome di “Decreto del Fare” propone al suo interno delle importanti semplificazioni in materia di sicurezza sul lavoro. Vedremo come tra la legge e la reale attuazione, in alcuni casi ci siano dei problemi che non consentono di sfruttare tutte le possibilità che offre la disposizione. In ogni caso, lato sicurezza, sono sei i punti centrali che vengono toccati dal Decreto del Fare:

  1. gli appalti e la stesura del DUVRI. Come stabilito dal dlgs 81/08 la redazione del DUVRI è obbligatoria ma il Decreto del Fare ha introdotto la clausola secondo cui l’obbligo riguarda solo alcune imprese, in caso di rischi specifici, come esposizione ad agenti cancerogeni o ad atmosfere esplosive. Per le altre aziende a basso rischio infortunistico, sarà sufficiente la nomina di un incaricato competente che si faccia carico della prevenzione dal rischio e del coordinamento per la sicurezza dei lavoratori e appaltatori. Già in questo primo punto sono evidenziabili delle lacune. Infatti nel testo di legge non sono presenti né le specifiche riguardo ai requisiti professionali che deve avere l’incaricato né i criteri che permettono di definire le aziende a basso rischio.
  2. L’Autovalutazione dei rischi, vale a dire la possibilità per i datori di lavoro di aziende a basso rischio di procedere alla valutazione dei rischi presenti nella propria azienda, attraverso un’autocertificazione. Si tratta di una possibilità che gli imprenditori possono scegliere, in caso diverso possono sempre procedere con la valutazione dei rischi tradizionale.
  3. La Formazione ha subito delle importanti modifiche grazie al Decreto del Fare, che riguardano in particolare i corsi di aggiornamento. Infatti, le nuove disposizioni riconoscono dei crediti formativi a chi ha già frequentato dei corsi di formazione sugli stessi argomenti.
  4. Comunicazioni telematiche. Le nuove disposizioni permettono ai datori di lavoro di comunicare con gli enti di vigilanza attraverso comunicazioni telematiche. Gli avvisi di infortunio all’INAIL, ad esempio sono già perfettamente attive e utilizzate dalle aziende. Sulla carta si tratta di un importante obiettivo raggiunto per la semplificazione, ma nei fatti le lacune sono ancora molte, infatti i moduli utilizzabili per le comunicazioni devono essere approvati dalla Commissione Consultiva Permanente, che però non ha predisposto degli standard per questi modelli.
  5. Le Verifiche delle Attrezzature, grazie alle novità introdotte dal Decreto del Fare, non saranno attuate solo dagli enti pubblici ma anche da soggetti privati che rispondano a determinati requisiti.
  6. Semplificazione dei documenti di sicurezza nei cantieri edili. La burocrazia legata ai cantieri temporanei e mobili viene semplificata grazie alla compilazione di modelli prestabiliti che vanno a sostituire il POS (piano operativo di sicurezza), il PSC (piano di sicurezza e coordinamento) e gli altri documenti che il dlgs 81/08 richiedeva come obbligatori.