È ormai di dominio pubblico che in molti comuni, specialmente della Regione Lazio, non è stata regolarizzata la questione arsenico. L’Unione Europea ha concesso una serie deroghe, l’ultima scaduta senza possibilità di rinnovo il 31 dicembre 2012, per consentire ai Comuni di allinearsi alle disposizioni europee circa la quantità di arsenico consentita nell’acqua (10 microgrammi per litro) che fornisce la rete idrica. Tali disposizioni non sono state rispettate, sono perciò scattati severi divieti circa il consumo e l’utilizzo dell’acqua del rubinetto.
L’arsenico è un metallo ed è stato provato che la sua assunzione in dosi massicce e per tempi prolungati provoca una serie di patologie, anche molto gravi. Per questa ragione i Comuni del Lazio, nelle province di Viterbo, Roma e Latina hanno dovuto emanare disposizioni comunali che vietano l’utilizzo dell’acqua per bere, cucinare, pulire gli alimenti, lavarsi i denti e per tutti quegli utilizzi che prevedono il contatto con la bocca. Viene consentito l’uso dell’acqua corrente per la pulizia di casa e indumenti e per l’igiene personale, a meno che non si abbiano particolari patologie cutanee.
I comuni della provincia di Viterbo interessati sono: Bagnoregio, Blera, Bolsena, Calcata, Canino, Capodimonte, Capranica, Caprarola, Carbognano, Castel Sant’Elia, Castiglione in Teverina, Celleno, Civita Castellana, Civitella d’Agliano, Corchiano, Fabrica di Roma, Farnese, Gallese, Gradoli, Grotte di Castro, Lubriano, Montalto di Castro, Monte Romano, Montefiascone, Ronciglione, San Lorenzo Nuovo, Soriano nel Cimino, Sutri, Tarquinia, Tuscania, Vallerano, Vetralla, Vignanello, Villa San Giovanni in Tuscia, Viterbo.
Se vivi in uno di questi Comuni e vuoi effettuare l’analisi per la presenza di arsenico nell’acqua del rubinetto della tua casa puoi contattarci. Utilizzando strumentazioni e tecniche avanzate siamo in grado di effettuare tutti i tipi di analisi dell’acqua.