Utilizzare l’autocertificazione nella sicurezza sul lavoro

L’autocertificazione nella sicurezza sul lavoro è uno strumento cui si può ricorrere qualora vi sia la necessità di documentare requisiti o eseguire la valutazione dei rischi.

Autocertificazione per documentare requisiti nella sicurezza sul lavoro

Si tratta di un’autocertificazione con la quale un’impresa appaltatrice o lavoratori autonomi attestano il possesso di requisiti di idoneità tecnico professionale, ai sensi dell’articolo 47 del Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al Decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445.

Autocertificazione per la valutazione dei rischi

I titolari di aziende in cui lavorano meno di 10 dipendenti (art. 29, comma 5), secondo quanto prescritto nella Legge di Stabilità 2013 (L. 228/2012), potevano produrre, entro il 31 maggio 2013, un’autocertificazione per la redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).

Il datore di lavoro, in tal modo, poteva certificare i rischi presenti in azienda e descrivere le misure messe in atto per garantire la salute e la sicurezza dei propri collaboratori.
L’autocertificazione della valutazione dei rischi non era concessa, tuttavia, per attività particolari, quali:

• Nelle aziende industriali di cui all’articolo 2 del Decreto Legislativo 17 agosto 1999, n. 334, e successive modificazioni, soggette all’obbligo di notifica o rapporto, ai sensi degli articoli 6 e 8 del medesimo Decreto;
• Nelle centrali termoelettriche;
• Negli impianti e installazioni di cui agli articoli 7, 28 e 33 del Decreto Legislativo 17 marzo 1995, n. 230, e successive modificazioni;
• Nelle aziende per la fabbricazione e il deposito separato di esplosivi, polveri e munizioni;
• Nelle strutture di ricovero e cura pubbliche e private con oltre 50 lavoratori.

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