Sicurezza sul lavoro negli uffici, la tutela del dipendente

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Il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro stabilisce degli obblighi precisi per il datore di lavoro rispetto la salute e sicurezza dei propri dipendenti/collaboratori all’interno dell’ufficio messo loro a disposizione.

È un compito che deve assolvere in prima persona e con l’ausilio dell’RLS (Responsabile Lavoratori per la Sicurezza) e dell’RSPP (Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione), due delle figure che in un luogo di lavoro non possono mancare.
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Nell’ambito della tutela dei dipendenti, la sicurezza sul lavoro degli uffici richiede un’attenta valutazione e verifica rispetto molti rischi che possono minacciare gli appartenenti a questa particolare categoria di lavoratori.

I rischi da valutare per la sicurezza sul lavoro in ufficio sono sia di natura strutturale che più strettamente legati all’individuo, fra i primi segnaliamo:

  • misure minime di abitabilità;
  • vie di fuga e circolazione;
  • microclima;

fra i secondi:

  • stress lavoro correlato;
  • uso di videoterminali e illuminazione.

Un ufficio a norma: abitabilità, vie di fuga e circolazione, microclima

Il primo fattore perché la sicurezza sul lavoro negli uffici abbia una buona base è nelle misure dell’ufficio stesso, queste dovranno essere tali da garantire idonei standard ambientali.

Strettamente legato alle misure è il discorso delle vie di fuga pensate per quelle emergenze (incendi, allagamenti, cedimenti strutturali, …) che richiedano un’improvvisa evacuazione del personale presente sul luogo di lavoro.

L’attuale normativa prevede che il datore di lavoro predisponga un piano di emergenza pensato per mettere in salvo il maggior numero di lavoratori e persone presenti in ufficio, a corredo dell’elaborazione delle vie di fuga il piano d’emergenza prevede che vengano realizzate ed esposte apposite planimetrie che riportino dettagliatamente il percorso di fuga stesso.

E’ importante che le vie di fuga siano sgombre da impedimenti come materiali, arredi e attrezzature, così come per le normali vie di circolazione interne che non devono presentare ostacoli di alcun tipo.

Altro aspetto che in un ufficio va curato è quello del microclima per il quale il datore di lavoro dovrà garantire un’adeguata manutenzione agli impianti di climatizzazione, ove presenti, in modo che questi ultimi lavorino offrendo sempre prestazioni ottimali per quanto riguarda soprattutto il controllo dell’umidità nell’ufficio sia nella stagione calda che in quella fredda.

Rispetto a temperatura e umidità vengono forniti dei parametri di massima da rispettare: umidità fra il 40 e il 60% col caldo e fra il 40 e il 50% nelle altre stagioni, la temperatura non essere inferiore a quella esterna di oltre 7° C d’estate e rimanere fra i 18 e i 20° C nelle altre stagioni.

Sicurezza sul lavoro uffici: stress lavoro correlato e videoterminalisti

Uno dei rischi maggiori per chi lavora in ufficio è quello legato allo stress lavoro correlato, aspetto cui la legge italiana, fin dalla 626/94, ha dedicato molta attenzione fino a renderne la sua valutazione obbligatoria nella stesura del DVR (Documento Valutazione Rischi).

Chi lavora in un ufficio non appartiene alle categorie a più alto rischio ma, di contro, sono fra i soggetti più esposti allo stress lavoro correlato, patologia che registra ogni anno nuovi casi.

A tale lavoratore viene spesso richiesta una grande concentrazione per il conseguimento di un determinato risultato, facendo sì che egli venga continuamente sollecitato dal punto di vista psicologico con conseguente abbattimento della soglia di resistenza all’ansia e generando uno stato di forte tensione emotiva.

Il datore di lavoro dovrà vigilare e prendere tutte le tutele del caso per far sì che i propri collaboratori operino in maniera serena evitando tensioni anche fra colleghi che spesso possono avere conseguenze negative per quanto riguarda la produttività, e quindi, il fatturato dell’Impresa.

Nell’ambito della sicurezza sul lavoro uffici, particolare attenzione va posta nei confronti dei videoterminalisti, categoria di lavoratori che necessità di garanzie ad hoc.

L’elemento principe a tutela della salute e sicurezza del videoterminalista è l’illuminazione dell’ufficio in generale della postazione di lavoro in particolare, inoltre egli, all’occorrenza, potrà regolarne l’intensità tramite opportuni interruttori in caso di illuminazione artificiale o tende/schermature per regolare la luce naturale ed evitare un affaticamento eccessivo della vista.

La postazione dovrebbe essere posizionata in modo che la luce naturale la colpisca lateralmente, il videoterminalista dovrà lavorare in modo da tenere una corretta postura e con gli occhi che abbiano una distanza dallo schermo pari a 50 – 70 cm.

Il datore di lavoro dovrà fornire adeguato arredo al videoterminalista con scrivania, sedia e postazione multimediale che rispetti tutti i principali criteri ergonomici.