La normativa sulla sicurezza sul lavoro impone a tutte le aziende di elaborare una valutazione dei rischi. Non è più sufficiente stilare un’autocertificazione, infatti tutti i datori di lavoro hanno l’onere di verificare e mettere nero su bianco i rischi presenti in azienda.
I rischi da considerare in un’azienda sono di diverso tipo:
- biologico;
- chimico;
- fisico;
- rischi particolari.
Nel dettaglio necessitano un approfondimento accurato i rischi particolari, perché vengono inclusi in questa categoria tutti i rischi che possono determinare delle problematiche di salute per i dipendenti dell’azienda e che sono spesso legati ad una specifica tipologia di lavoro.
L’allegato XI del Dlgs 81/08 elenca alcuni rischi particolari legati a determinate tipologie di lavoro:
- rischio da esposizione a sostanze tossiche;
- rischio sprofondamento;
- rischio contaminazione da radiazioni;
- rischio annegamento;
- rischio soffocamento.
Alla luce dell’individuazione di questi rischi in azienda, gli obblighi del datore di lavoro sono i seguenti:
- redazione di un documento di valutazione dei rischi dove vengono indicati in modo preciso e dettagliato tutti i rischi presenti in azienda;
- in base al comma 1 dell’articolo 28 del Dlgs 81/08 il datore di lavoro è tenuto ad indicare i rischi legati ad un particolare prestazione di lavoro specificata anche a livello contrattuale.
- considerazione del rischio stress lavoro al correlato e i rischi legati alle differenze di genere e Paese di provenienza.
Per il datore di lavoro, dunque, la valutazione dei rischi particolari rientra a pieno titolo negli obblighi di legge da rispettare per non incorrere in pesanti sanzioni.